Monumento a Sebastiano Preta
Innaugurato nel 1971
Sebastiano Preta (23.02.1860 – 03.06.1891) di Domenicangelo e di Matilde Cornacchione, celibe. Battezzato nella chiesa di S. Maria Assunta di Celenza il 25. 02. 1860 dall’arciprete Giuseppe Silla (era sindaco Donato De Aloysio). Eroico Brigadiere dei CC. RR. Comandava la Stazione dei Carabinieri a Latera (VT) quando cadde nella lotta al brigantaggio a Gradoli e venne sepolto a Valentano…il re Umberto ebbe parole di elogio per Preta nel discorso al Parlamento all’inizio del 1892, additandone l’esempio alle forze dell’ordine.
Nella piazza di Latera, un monumento marmoreo, per la realizzazione del suddetto monumento, vi contribuirono la provincia di Roma, il comune di Viterbo, il Ministero dell’Interno e lo stesso re Umberto che sottoscrivendo lire 300 vi aggiunse la frase: …degli eroi come Preta io mi ricordo sempre….
Diverse pubblicazioni nel corso degli anni (dal 1892 ad oggi) ricordano il suo gesto eroico. E' stato ricordato da Alfio Cavoli e Romualdo Luzi con la ristampa di Il brigantaggio nel Viterbese, 1993, e da Antonio Cieri inSebastiano Preta, Brigadiere dei CC. RR. di Celenza sul Trigno, Latera, Gradoli, Valentano e Viterbo nel primo centenario della morte 1891- 3 giugno -1991, da Alberto Porretti (ex direttore Archivio di Stato di Viterbo) in Sebastiano Preta, qualche pagina della nostra storia, 1991 e da Romualdo Luzi nel testo Insorgenza e Brigantaggio nel Lazio dal XVI e XX Secolo di Lunario Romano 2001.
In occasione del primo centenario della morte (1891-1991) celebrazioni commemorative sono state tenute congiuntamente a Latera-Valentano e Celenza sul Trigno con la partecipazione delle autorità militari, civili e delle relative popolazioni. A lui è intitolata a Viterbo la Caserma Carabinieri (Comando Gruppo-Comando Compagnia-Comando Stazione) ed a lui a Celenza è intitolato il Largo Sebastiano Preta.
Quest’uomo -Sebastiano Preta- ha ispirato fra tanti anche me a scrivere il suddetto opuscolo in sua memoria ed ha ispirato anche l’amico e collega Romualdo Luzi con la sua bellissima poesia“Sebastiano Preta: un esempio ed un ricordo-1891 /3 Giugno/ 1991-, che ha arricchito la prefazione dell’opuscolo stesso, poesia successivamente riprodotta nel testo del Luzi del 2001 Insorgenza e Brigantaggio nel Lazio dal XVI al XX secolo. Ne cito alcuni versi molto significatici:
Lontana è Celenza sul Trigno
Latera esalta il suo Brigadiere,
Valentano apre il cuore della sua terra
al corpo martoriato.
E’ luce
la lastra marmorea
sul letto dell’eroe.
Su quel marmo
hanno pianto lacrime amare
tante “mamme“ Matilde”
le madri della terra verentana
generosa e cortese
come quella d’Abruzzo.
Dalle madri di allora
a quelle di oggi:
per cento anni
un ricordo e un ore
non sono mai mancati
sulla tomba d’un figlio ormai nostro…