Sant'Andrea
30 di novembre di ogni anno
E' in atto un processo di globalizzazione economica, sociale e culturale che trasmette aspetti positivi (si pensi ad internet oppure alla durata della vita media che aumenta) quanto negativi: il rischio di perdere valori fondamentali tra cui quello della diversita' antropologica delle genti della terra. Nonostante tutto questo all'interno della nostra piccola comunita' molti sono i momenti culturali, che prendono spunto dalle tradizioni, riescono a dare una solida immagine di cittadina ben radicata nella propria cultura contadina. Tra le piu' importanti si possono citare: il Museo della terra, Processione del Venerdì Santo, La Festa Agricola di S. Isidoro (contrasto tra bracciante e latifondo), S. Angelo, La Sagra del Marrone di Latera ecc.
Ci sono poi altre manifestazioni meno visibili ma sicuramente molto importanti per il nostro dna, a cui andrebbero dedicate maggiori attenzioni . Tra queste la scampanata di S. Andrea che si realizza il 30 di novembre di ogni anno.
Quasi tutti i giovani residenti compresi dai 7 ai 15 -16 anni dalle ore 20,00 alle 23,00 percorrono, le vie del paese trainando decine di barattoli di metallo collegati tra loro con fili di ferro e corde, facendo ovviamente un rumore infernale.
La preparazione parte alcuni giorni prima, per assemblare quanti piu' barattoli possibile. Le coppie piu' forti e "adulte" guidano tutto il resto del gruppo per le vie del paese. Naturalmente i piccoli sono sempre guardati a vista dai genitori che temono per la loro incolumita'. Per cui capita di vedere non di rado che i genitori corrano trainando i barattoli con i propri figli. Terminato il faticoso giro ognuno ritorna alle proprie abitazioni con la speranza di avere scacciato tutte le figure maligne che popolano l'oscurita'della notte.
A proposito c'e' anche una cantilena tramandata oralmente riferita a questa manifestazione:
sant'andrea giu' pe' le mura,
a tutte le fije je mette paura;
la su' matre 'mpaiolata,
butta i l'oio pe la casa;
pe la casa e pi pollaio,
state su che canta i gallo;
canta i gallo e la gallina,
state su zi' caterina.
Per esorcizzare le lunghe notti vicine al solstizio d'inverno ecco il rumore dei barattoli, il gallo che chiama il giorno per lasciarsi alle spalle la notte lunga e buia, lo spargere olio per la casa allo scopo di schermare l'abitazione dalle influenze esterne.
Tutto questo ancora oggi si ripete ispirandosi alla tradizione.